di Alessio Turazza, sommelier e giornalista
Storia, zona di produzione e territorio:
La zona dei Colli Piacentini si estende sul territorio collinare tra la Lombardia e l’Emilia e comprende le quattro vallate della Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d’Arda. La tradizione della viticoltura è antichissima e risale alla presenza dei primi insediamenti di popolazioni paleo-liguri ed etrusche, prima della colonizzazione romana.
Il clima temperato e sempre ventilato, le belle esposizioni sui versanti delle vallate offrono un habitat perfetto per la vite. I vigneti sono coltivati a un’altitudine compresa tra i 200 e i 500 metri sul livello del mare. I suoli sono abbastanza vari e cambiano a seconda delle vallate ma in generale si tratta di terreni argillosi e limosi a medio impasto, con presenza di sabbie e calcare.
Per molto tempo i Colli Piacentini sono stati un grande serbatoio di vino per le vecchie osterie della città di Milano. Con il passaggio dalla vendita di vino sfuso al vino in bottiglia, anche il livello qualitativo della produzione è cresciuto. Oggi molte cantine del territorio hanno intrapreso la strada della qualità, cercando soprattutto di valorizzare i vitigni tipici del territorio.
Il vitigno, le caratteristiche:
Tra i vitigni a bacca bianca più coltivati nei Colli Piacentini c’è l’autoctono ortrugo. Dimenticato per un lungo periodo in favore di varietà internazionali, è stato riscoperto all’inizio degli anni ’70 grazie alla passione e alla tenacia di alcuni viticoltori, consapevoli dell’importanza di salvaguardare e valorizzare le uve del territorio. E’ presente solo nella zona dei Colli Piacentini e predilige terreni poveri, che ne limitano naturalmente la produttività.
E’ un vitigno vigoroso, a maturazione piuttosto tardiva, che produce grappoli grandi e compatti con acini dalla buccia abbastanza spessa e resistente. Il vino ha un colore giallo paglierino. Al naso esprime profumi delicati con note floreali e fruttate. Il sorso è armonioso con un finale leggermente amarognolo. Secondo la tradizione viene utilizzato sia per produrre vini fermi, che frizzanti o spumanti, spesso elaborati con metodo Charmat.
La Denominazione:
Il vino Colli Piacentini Ortrugo è stato riconosciuto con la DOC nel 2010. La zona di produzione comprende i territori collinari dei comuni di: Caminata, Nibbiano, Pianello Val Tidone, Piozzano, Ziano Piacentino, e in parte il territorio dei comuni di Agazzano, Alseno, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Carpaneto Piacentino, Castell’Arquato, Castel San Giovanni, Coli, Gazzola, Gropparello, Lugagnano Val d’Arda, Pecorara, Ponte dell’Olio, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vernasca e Vigolzone in provincia di Piacenza. Il disciplinare fissa la base ampelografica, anche per le versioni frizzante e spumante, in un minimo del 90% di ortrugo.
Possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, autorizzate nella regione Emilia-Romagna per un massimo del 10%. Il titolo alcolometrico minimo deve essere del 10,5% e del 9,5% per la versione Spumante.
Temperatura di servizio e abbinamenti:
Il Colli Piacentini Ortrugo Doc si serve a una temperatura di 8/10 °C. E’ perfetto da bere come aperitivo, con antipasti leggeri, piatti di verdure o pesce delicato.