Porzioni: 4
Difficoltà: Facile
Totale: 1 ora circa
INGREDIENTI
- 300 g di farina di grano saraceno
- 200 g di farina grano tenero tipo 00
- 300 g di formaggio Casera (giovane, non stagionato)
- 2 cucchiai di pane grattugiato
- 1 bicchierino di grappa (non essenziale)
- birra (fondamentale: è il segreto dell’impasto che si gonfia come un Krapfen)
- olio per friggere (extra vergine d’oliva, evitare oli di semi)
- un pizzico di lievito
Sciatt: etimologia e zona di provenienza
“Sciatt” in dialetto valtellinese, letteralmente, significa “rospo”: applicandosi con fantasia, la gobba che in essi crea il ripieno potrebbe in effetti ricordare un rospo. Per traslato, in questo caso, il termine potrebbe anche indicare come gli “sciatt”, essendo più o meno informi, siano “sciatti” (il termine dialettale valtellinese per sciatto è “sciadatto”, sincopato “sciatt”).
Nulla a che vedere con rospi e sciatterie, gli sciatt sono, molto più semplicemente, delle frittelle di grano saraceno di forma tondeggiante, servite su di un letto di rucola, ripiene di un cuore di formaggio fuso, normalmente il tipico Casera, utilizzato poco stagionato.
Originari di Teglio, un comune di poco meno di 5000 anime della media Valtellina, sono oggigiorno considerati specialità tipica dell’intera valle. Ma scopriamo come si preparano.
La ricetta originale degli sciatt di Teglio
Preparazione
1- Impastate la farina di grano saraceno con la farina bianca utilizzando la birra, il lievito e la grappa fino ad ottenere un composto abbastanza consistente (pastella), che lascerete lievitare per circa mezz’ora unite il formaggio tagliato a dadini, il pane grattugiato, un pizzico di lievito e la grappa.
2- Fate scaldare l’olio in una pentola capiente, quando inizia a friggere, fatevi scivolare un po’ di impasto (contenente alcuni cubetti di formaggio Casera) aiutandovi con un cucchiaio.
3- Cuocetene pochi alla volta per evitare che si attacchino assieme; lasciateli gonfiare e colorire, scolateli e serviteli su un letto di cicoria condita.